LE INTERVISTE SONO AGLI ITALIANI CHE RICOPRONO RUOLI ISTITUZIONALI,
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IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLE POLPETTE A CASSANO MAGNAGO

Oltre 1600 mq di festa con area coperta. Centinaia di Polpette con ricette da tutto il mondo, sfida di abbuffate, birra a fiumi, musica dal vivo e spettacoli, giochi per tutte le età e un mondo di divertimento.

Stati Uniti, India, Turchia, Grecia, Thailandia e Svezia sono i Paesi che hanno partecipato, offrendo la loro versione di un piatto già protagonista in Italia di molte ricette. “La polpetta”, è stata celebrata in un grande appuntamento enogastronomico organizzato dall’associazione culturale Le Officine, il Festival Internazionale delle Polpette e Street Food Parade, con il patrocinio del Comune. Una sezione dedicata alle regioni italiane
è un festival internazionale incentrato sulla tradizione e sulle tipologie della polpetta. Che siano al pomodoro, fritte o al forno, di carne, pesce, verdure, legumi o formaggi, vegane, vegetariane e senza glutine, verranno celebrate, tra versioni classiche o innovative, in ogni possibile salsa, ricetta, colore e sapore. Per quanto riguarda l’Italia una sezione della manifestazione è stata interamente dedicata alle regioni, con specialità calabresi, liguri, valdostane, siciliane, toscane, venete, emiliane fino ad arrivare a quelle lombarde come i “mondeghili”, la polpetta milanese per eccellenza. Dall’estero sono arrivate le “masala vedai” dell’India, i “falafel” della Turchia e i “keftedes” della Grecia e quelle degli Stati Uniti, Thailandia e Svezia. Il “Man vs Meatball”, è stata la sfida nella quale i partecipanti, hanno mangiato un chilo e mezzo di spaghetti con salsa di pomodoro, grana e polpette di fassona piemontese, che hanno tentato di battere il campione in carica, con il record di soli dieci minuti nel “compiere l’impresa”.

LA POLPETTA
Fino al Trecento, nei ricettari non v’è traccia della parola “purpetta” che appare nel secolo XV grazie al Libro de Arte Coquinaria di Maestro Martino, cuoco dell’allora camerlengo patriarca di Aquileia. Nel descrivere poi la preparazione di quella che lui definisce polpetta, Maestro Martino pare però alludere ad una pietanza che noi, oggi, chiameremmo involtino allo spiedo. In ogni caso, nella storia della letteratura culinaria italiana, questa è la prima ricetta in assoluto espressamente dedicata alle polpette: «Per fare polpette di carne de vitello o de altra bona carne. In prima togli de la carne magra de la cossa et tagliala in fette longhe et sottili et battile bene sopra un tagliero o tavola con la costa del coltello, et togli sale et finocchio pesto et ponilo sopra la ditta fetta di carne. Dapoi togli de petrosimolo, maiorana et de bon lardo et batti queste cose insieme con un poche de bone spetie, et distendile bene queste cose in la dicta fetta. Dapoi involtela inseme et polla nel speto accocere. Ma non la lassare troppo seccar al focho».

LE POLPETTE SECONDO L’ARTUSI
Pellegrino Artusi, nel suo ben noto manuale La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene (1881), così ci presenta le polpette: «Non crediate che io abbia la pretensione d’insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare cominciando dal ciuco, il quale fu forse il primo a darne il modello al genere umano. Intendo soltanto dirvi come esse si preparino da qualcuno con carne lessa avanzata; se poi le voleste fare più semplici o di carne cruda, non è necessario tanto condimento. Tritate il lesso colla lunetta e tritate a parte una fetta di prosciutto grasso e magro per unirla al medesimo. Condite con parmigiano, sale, pepe, odore di spezie, uva passolina, pinoli, alcune cucchiaiate di pappa, fatta con una midolla di pane cotta nel brodo o nel latte, legando il composto con un uovo o due a seconda della quantità. Formate tante pallottole del volume di un uovo, schiacciate ai poli come il globo terrestre, panatele e friggetele nell’olio o nel lardo. Poi con un soffritto d’aglio e prezzemolo e l’unto rimasto nella padella passatele in una teglia, ornandole con una salsa d’uova e agro di limone».

La ricetta delle polpette del film “Il Padrino” spiegata dal boss Clemenza al giovane Michael Corleone

Ingredienti per due persone:
4 salsicce di suino;
6 polpette di carne;
2 spicchi d’aglio;
passata di pomodoro;
conserva di pomodoro;
vino rosso;
zucchero.

In una padella soffriggere l’olio con l’aglio, aggiungere la passata di pomodoro liquido e un cucchiaino di conserva, quando il sugo inizia a bollire mettere le salsicce e le polpette, sfumare con vino rosso, aggiungere un pizzico di zucchero, cuocere a fuoco basso.