LE INTERVISTE SONO AGLI ITALIANI CHE RICOPRONO RUOLI ISTITUZIONALI,
A QUELLI CHE RAPPRESENTANO LA SOCIETÀ E A CHI È UN "COMUNE CITTADINO" ...
PER TUTTO QUESTO SIAMO " ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI"

Cooperazione

Bari incontro nazionale per politiche sul cibo

Due giorni per discutere di politiche locali del cibo in Italia e transizione alimentare nel Mediterraneo: un’importante occasione di confronto tra il mondo della ricerca, delle istituzioni e del terzo settore per esplorare il tema della transizione verso sistemi alimentari sostenibili. Il VII Incontro Nazionale della Rete Politiche Locali del Cibo, co-organizzato dal CIHEAM Bari e dalla Rete PLC, si  è tenuto nella cornice del Teatro Kursal Santalucia a Bari. L’edizione di quest’anno, oltre alle esperienze italiane, ha esteso il dibattito al Mediterraneo, Regione in cui le sfide legate a vulnerabilità economica, accesso al cibo e adattamento ai cambiamenti climatici influenzano la stabilità sociale ed economica delle comunità, accentuando fenomeni migratori. La riflessione sull’intera area del Mediterraneo mira a consolidare il ruolo della Rete come facilitatore tra i diversi livelli delle politiche del cibo, dallo scenario locale a quello internazionale. La Rete PLC è composta da oltre 600 membri tra ricercatori, rappresentanti di enti territoriali e del terzo settore che hanno contribuito, negli anni, a supportare le città italiane nello sviluppo e nell’adozione di politiche locali del cibo. Oltre 100 partecipanti, provenienti dal mondo accademico, dalla ricerca, da amministrazioni cittadine e da enti locali, nonché attivisti dei movimenti della cittadinanza attiva e del settore no profit, si riuniranno per discutere, in modo collaborativo e multidisciplinare, delle sfide legate alla gestione del cibo nelle città. L’attenzione sarà focalizzata su disponibilità, accessibilità e consumo del cibo, esaminando come l’integrazione tra diverse politiche (infrastrutture, pianificazione del territorio, commercio, educazione, salute, patrimonio) possa favorire la promozione di produzioni e consumi sostenibili. Hanno aperto i lavori: Antonio Decaro, sindaco di Bari; Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari; Giuseppe Blasi, capo dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero dell’agricoltura; e, per la Regione Puglia, Gianluca Nardone, direttore regionale del dipartimento agricoltura, sviluppo rurale e ambientale, e Aldo Patruno, direttore del dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio. E’ seguito il dibattito su “Cooperare a livello locale per la transizione alimentare del Mediterraneo”, al quale hanno partecipato organizzazioni internazionali (FAO, CIHEAM Bari, Slow Food, Milan Urban Food Pact, World Farmers’ Markets Coalition, ESTÁ) che hanno stimolato anche la discussione di alcune città italiane, tra cui i comuni di Andria, Ruvo, Melpignano, Lecce e la Città Metropolitana di Bari. Durante i lavori è stato presentato l’Osservatorio Nazionale Politiche Locali del Cibo, promosso dalla Rete PLC e sottoscritto da oltre 30 enti, tra università e centri di ricerca pubblici e privati. La seconda giornata, nel Campus Cosimo Lacirignola del CIHEAM Bari, ha previsto una combinazione di momenti di confronto plenario e 10 panel focalizzati sui temi chiave delle politiche locali del cibo. Negli ultimi anni, il CIHEAM Bari ha significativamente contribuito alla Rete attraverso progetti nazionali ed europei (PON AGRICOLTURA e FOODSHIFT2030), che hanno consentito l’elaborazione del Piano d’Azione della Politica del Cibo Metropolitana per la Città Metropolitana di Bari, approvato lo scorso 28 settembre, nonché di supportare le città di Taranto e Tirana. Il CIHEAM Bari, per di più, ha pianificato il lancio di un corso di formazione per amministratori delle città italiane a partire da aprile prossimo, con l’obiettivo di costruire un percorso formativo allargato al Mediterraneo e all’Africa per facilitare lo scambio di esperienze. Questo impegno si allinea alle conclusioni del Dialogo Ministeriale Mediterraneo e conferma la determinazione a promuovere una collaborazione operativa tra città mediterranee sulle politiche locali del cibo.