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Al Consolato

I Bambini e Calvino

Partire dalla realtà e dalle proprie emozioni per poi immaginare una città ideale, è questo il percorso, o forse sarebbe il caso di chiamarlo “viaggio”, fatto dai bambini delle classi 6° del Ceip di Los Cristianos sulle orme di Marco Polo, l’esploratore veneziano che nel capolavoro di Calvino “Le città invisibili” giunge nell’estremo oriente attraversando lo sconosciuto mondo delle terre dell’Asia e si trova al cospetto di Kublai Khan, imperatore del regno dei Tartari per raccontargli di città reali e immaginarie, pronte a far sognare ma anche riflettere. E’ per celebrare il centenario dalla nascita dello scrittore italiano Italo Calvino, nato a Cuba il 15 ottobre del 1923 da genitori emigrati, che il Vice Consolato d’Italia alle Canarie ha proposto all’istituto scolastico di Los Cristianos l’attività didattica Ciudades invisibles, ideales, reales e imaginarias, offrendo a 62 bambini – di cui una quindicina italiani – l’opportunità di conoscere e lasciarsi ispirare dalla creatività e dal genio del letterato. L’attività, svoltasi presso la sede dell’Istituzione italiana ad Arona, ha previsto due laboratori espressivi a partire dall’opera di Calvino, uno di scrittura a cura di Elena Morales della casa editrice canaria Escritura entre las Nubes, e uno di pittura, a cura dell’artista genovese Davide Battaglia, che a La Laguna ha trovato il luogo ideale per la sua arte e il suo atelier. “L’immaginazione è alla base di ogni processo creativo: prendendo spunto da Le città invisibili di Calvino, dove la fantasia crea panorami inesistenti e luoghi onirici che tuttavia simboleggiano la realtà, i bambini hanno unito le loro esperienze di vita ai desideri, plasmandoli con forme e colori per rappresentare le loro città ideali” spiega Battaglia. “Nel laboratorio di scrittura invece”, racconta Laura Nardi, manager culturale che ha curato l’iniziativa per il Vice Consolato,  “i bambini sono partiti dalle proprie emozioni per individuare esperienze e valori che credono indispensabili per la loro quotidianità e che nella loro città perfetta non potrebbero mancare”. Se come sosteneva Calvino “Il cervello comincia nell’occhio” a prima vista gli elaborati dei bambini, tra testi e disegni, sembrano davvero punteggiare paesaggi fantastici dove trovano spazio grandi giardini e campi da gioco, il mare e tanti servizi per la collettività, in alcuni casi anche con un’attenzione alla sostenibilità. Entusiasti gli insegnanti e la Direttrice del Ceip che, insieme ad alcuni genitori, hanno accompagnato i bambini a questo appuntamento speciale con la cultura italiana. “Italo Calvino è considerato sul piano internazionale uno dei maggiori scrittori italiani della seconda metà del Novecento e le sue opere sono state tradotte in oltre 45 lingue”, commenta  il Vice Console Gianluca Cappelli Bigazzi; “raccontare i protagonisti della nostra cultura, le loro opere e la loro creatività, è fondamentale per valorizzare le nostre radici e tramandarle anche alle nuove generazioni, così come abbiamo fatto in quest’occasione.”