La Martinengo e l’Ambasciatore Guariglia
TARANTO – A Rota dopo l’operazione antipirateria
L’Ambasciatore d’Italia in Spagna, Riccardo Guariglia, ha effettuato una visita a bordo della Fregata Martinengo della Marina Militare, in occasione della sua sosta nel porto di Rota, in Andalusia, dopo una permanenza di quasi tre mesi nel Golfo di Guinea dove è stata impegnata in una missione antipirateria. Accompagnato dall’Addetto alla Difesa, C.V. Simone Malvagna, l’Ambasciatore ha espresso al Comandante della nave, C.F. Daniele Guerrieri, e a tutto l’equipaggio l’orgoglio dell’Italia per gli eccellenti risultati conseguiti nel corso dell’attività antipirateria in un’area strategica per le linee di traffico marittimo di interesse nazionale ed internazionale. A margine della visita a bordo, Guariglia ha avuto un incontro di cortesia con il Comandante in capo della flotta spagnola, Amm. Antonio Martorell Lacave, con il quale ha discusso la possibilità di promuovere nuove forme di collaborazioni tra le Marine di Italia e Spagna. Successivamente, si è recato presso il quartier generale dell’operazione UE “Atalanta” contro la pirateria nelle acque del Corno d’Africa, dove ha incontrato il Comandante, Gen. D. Antonio Planells Palau, ed il contingente italiano che opera nel comando dell’operazione.
Rientrata a Taranto nave Martinengo. Partita il 1 settembre scorso e dopo oltre 111 giorni di attività operativa, la fregata ha lasciato le turbolenti acque del Golfo di Guinea, dove ha operato sin dal mese di settembre. Una breve sosta logistica in Spagna, presso la Base Navale di Rota, dove la Fregata italiana è stata interessata dalla visita dell’Ambasciatore italiano di Spagna e Andorra, S.E. Riccardo Guariglia, e l’Unità ha ripreso la navigazione verso la propria base di Taranto. L’attività di Nave Martinengo è stata un chiaro esempio dell’impegno della Marina Militare Italiana per la sicurezza e tutela degli interessi nazionali nei teatri internazionali più complessi, come è oggi il Golfo di Guinea, l’area al mondo oggi maggiormente affetta da fenomeni di pirateria. L’Unità ha compiuto con successo le operazioni che è stata chiamata a svolgere in queste acque, in favore della tutela della libera circolazione delle merci via mare e della libertà di navigazione. Potendo usufruire di due elicotteri SH-90 e tre battelli pneumatici, l’Equipaggio del Martinengo e i team specialistici imbarcati della Brigata Marina San Marco (BMSM) e del 4° Gruppo Elicotteri, hanno avuto modo di intervenire efficacemente in numerosi scenari operativi. 16.500 miglia percorse, 143 ore di volo, più di 500 unità mercantili monitorate, 164 interrogazioni, contatti pressoché quotidiani con 87 unità mercantili italiane o appartenenti all’armatoria nazionale operanti nell’area, sono solo alcuni dei numeri che hanno caratterizzato questa missione. Ma il ricordo più significativo che le donne e gli uomini di Nave Martinengo porteranno con sé, sono le parole di ringraziamento ricevute da altri uomini di mare impegnati in quelle acque a bordo delle unità mercantili, che hanno in più occasioni espresso gratitudine per la sensazione di sicurezza trasmessa dalla presenza della nave militare italiana e, ancor di più, in occasione degli interventi diretti a protezione dei marittimi. Diversi sono stati infatti gli eventi di pirateria in cui la fregata italiana è intervenuta. A partire dal più rilevante, il 7 novembre, quando l’Unità ha sventato un attacco di pirati in corso sulla nave battente bandiera di Singapore “Torm Alexandra”, mettendo in fuga i pirati, ingaggiati anche in un breve scontro a fuoco con l’elicottero di bordo. Dopo soli 7 giorni l’Unità è intervenuta nuovamente a supporto della nave “Zhen Hua 7”, a bordo della quale era presente un marittimo di nazionalità cinese gravemente ferito che è stato messo in salvo dal personale sanitario della fregata italiana e successivamente trasferito in elicottero verso il più vicino ospedale dell’isola di Sao Tome e Principe. In altri due casi Nave Martinengo è riuscita a localizzare ed assistere due unità mercantili di cui si erano perse le tracce, in un caso addirittura per 6 lunghi giorni, in seguito ad attacchi di pirateria. Tra i traguardi operativi raggiunti, va anche annoverata l’importante opportunità di coordinamento offerta dalla contestuale presenza in area di altre Marine alleate, Stati Uniti, Francia e Spagna in particolare, e di capacity building e cooperazione con le Marine regionali. Ghana, Togo, Benin, Costa d’Avorio, Congo e in particolare Nigeria, sono i Paesi con le cui Marine sono state condotte esercitazioni congiunte con l’obiettivo condiviso di incrementare l’interoperabilità tra i vari assetti e contribuire a migliorare le condizioni di sicurezza marittima nella regione. Infine, non meno importanti sono state le esercitazioni di sicurezza marittima organizzate in concorso con le associazioni dell’armatoria nazionale CONFITARMA ed ASSARMATORI e che hanno coinvolto il tanker Enrico Fermi e la porta-container MSC Augusta in realistici scenari di anti-pirateria, nonché un’esercitazione sviluppata con un’installazione off-shore gestita da ENI in Nigeria. L’Ambasciatore Guariglia ha mostrato molto interesse ed apprezzamento per l’attività della Marina Militare in Golfo di Guinea, estendendo poi il suo saluto ed apprezzamento ad una rappresentanza dell’Equipaggio che ha potuto incontrare sul ponte di volo dell’Unità, nel massimo rispetto delle norme Covid-19 implementate dal Comando di bordo. Nel corso del suo saluto, l’Ambasciatore ha rimarcato il ruolo diplomatico delle Unità della Marina Militare, quali ambasciate del nostro Paese nei mari e Paesi del mondo dove vengono impiegate. Per l’Equipaggio di Nave Martinengo, la visita da parte di un’autorevole autorità come l’Ambasciatore italiano di Spagna e Andorra, è stato un momento gratificante a corollario dell’intenso lavoro svolto in questi mesi a tutela degli interessi nazionali.