LE INTERVISTE SONO AGLI ITALIANI CHE RICOPRONO RUOLI ISTITUZIONALI,
A QUELLI CHE RAPPRESENTANO LA SOCIETÀ E A CHI È UN "COMUNE CITTADINO" ...
PER TUTTO QUESTO SIAMO " ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI"

La Cucina Italiana nel mondo

Presentata in Ambasciata

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) promuove ogni anno, a novembre, la “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” (SCIM), la cui ottava edizione si terrà dal 13 al 19 novembre. In Spagna sono state previste circa 40 attività in 14 province (Madrid, Barcellona, Bilbao, Cordoba, Fuerteventura, Gran Canaria, Granada, Lanzarote, Salamanca, Santa Cruz de Tenerife, Siviglia, Valencia, Vigo e Vitoria), che sono state presentate in una conferenza stampa tenutasi il 6 novembre presso il Palacio de Santa Coloma, sede della Cancelleria Consolare italiana. Aprendo la conferenza stampa, l’Ambasciatore d’Italia a Madrid, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha illustrato i pilastri che reggono l’iniziativa e sottolineato che “la cucina è cultura, è società e permette la crescita sia dell’individuo che degli altri”. Dal suo lato, Víctor Francos, presidente del Consejo Superior de Deportes spagnolo, che ha evidenziato “le grandi opzioni della cucina italiana per un’alimentazione sana e, quindi, favorevole per i nostri sportivi” e anche “per quei bambini che vedono in loro i loro futuri modelli”. All’evento erano presenti anche l’ex pallavolista Rafael Pascual e l’ex calciatore Amedeo Carboni. Dato che la cucina è soprattutto cultura e che ha la capacità di sposarsi perfettamente con diversi settori come il cinema, la letteratura, l’economia o la scienza, sono stati individuati tre ambiti attorno ai quali far ruotare le diverse azioni: quello culturale-gastronomico, quello sociale e quello sportivo. L’Ambasciata d’Italia a Madrid, insieme a tutti gli enti del “Sistema Italia” in Spagna (i Consolati di Barcellona e Arona, gli Istituti Italiani di Cultura, i lettori presenti nelle università spagnole, le scuole italiane, le Camere di Commercio, ecc.) hanno così creato un programma vario e articolato. L’obiettivo principale è, come ha sottolineato l’Ambasciatore Buccino, “la promozione della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO”, un processo che proseguirà fino al 2025 e che è già stato avviato in Spagna con una prima iniziativa del Ministro dell’Agricoltura italiano Lollobrigida lo scorso luglio, rivolta ad albergatori e chef di Madrid.

Gastronomia

Come sempre, i primi a essere coinvolti sono i ristoranti delle diverse città, che si dedicano al “Sabor a Italia” e arricchiscono i loro menù, in questi giorni, con piatti speciali e menù tipici di determinate regioni. Nella capitale, la Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna, in collaborazione con l’Accademia italiana della Cucina, ha riunito una quindicina di ristoranti, che possono essere consultati sul sito web dell’iniziativa: www.saboraitalia.es. Da parte sua, e per la prima volta nelle Isole Canarie, il Vice Consolato ad Arona, insieme all’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Chieti e Pescara, coordinerà diversi ristoranti e negozi di prodotti italiani – circa 45 in totale – in un’iniziativa chiamata “AutenticAbruzzo”, dedicata a questo territorio ricco di tradizione ed eccellenza. A Barcellona, 11 ristoranti aderiranno a “Italia con gusto”, con uno scopo benefico: parte del ricavato sarà infatti destinato alla ricostruzione del Parco Naturale della Salina di Cervia. I partecipanti possono essere consultati sul sito web della Camera Italiana di Barcellona.

Lo sport

Il legame creato in questa edizione con il mondo dello sport, oltre a mettere in evidenza i benefici della dieta mediterranea e di uno stile di vita sano, amplia la portata delle attività della Settimana della Cucina Italiana raggiungendo un pubblico diverso. Secondo le parole di Víctor Francos, responsabile del Consejo Superior de Deportes (CSD), “mescolare la cucina italiana e lo sport spagnolo è una formula imbattibile, due ingredienti davvero di lusso”. Per queste iniziative, ci sarà la collaborazione del CSD in luoghi come il Centro de Alto Rendimiento de Madrid e la Residenza per sportivi “Joaquín Blume” con chef rinomati, come Andrea Tumbarello, gastroenterologi, endocrinologi e personalità dello sport in conferenze come quella su “Alimentación y Deporte: una pareja imprescindible para el desarrollo juvenil” presso la Scuola Statale Italiana di Madrid il 16 novembre; la tavola rotonda informativa con showcooking che si terrà il 17 presso l’Hospital Universitario Virgen del Rocío (Siviglia) in collaborazione con il Consolato Onorario a Siviglia e rivolta ai pazienti in cura presso l’ospedale e al pubblico in generale che desidera conoscere le abitudini di vita salutari; o quella che si terrà presso il Museo F.C. Barcelona con i nutrizionisti del Centro Sportivo Municipale Guinardò. Per rafforzare e rendere evidente questo importante legame tra gastronomia e sport, l’ex pallavolista spagnolo Rafael Pascual, uno dei migliori al mondo, ha raccontato in conferenza stampa la sua esperienza di giocatore per 15 anni in Italia, dove “non ho mai dovuto ‘sottoporsi a una dieta’, perché godevano di quelle sane abitudini con il cibo di tutti i giorni” e che anche per lui e i suoi compagni di squadra “riunirsi a mangiare dopo l’allenamento era qualcosa di culturale”. In senso opposto, l’ex calciatore italiano Amedeo Carboni ha raccontato la sua esperienza all’arrivo a Valencia e ha commentato che, nel corso degli anni, il suo cibo perfetto è il mix di Spagna e Italia a tavola, anche se considera “gli ingredienti e i piatti della mia terra, come i formaggi, la pasta e la pizza, fondamentali per lo sviluppo dello sport ai massimi livelli”.

Gastronomia per le persone

Per quanto riguarda l’aspetto sociale, va sottolineato un aspetto fondamentale della cucina italiana, che coincide anche con i valori della cucina spagnola: lo stare insieme, che si concretizza nel riunire attorno a un tavolo familiari, amici, conoscenti e nuovi arrivati. Questa dimensione risponde quindi a diverse esigenze, come la promozione di iniziative per i più svantaggiati, sia dal punto di vista economico che delle condizioni di salute personali. È il caso dell’azione che si svolgerà nella mensa sociale di Vallecas – gestita dall’ex pilota di Formula 1, Emilio de Villota, dove gli chef italiani collaboreranno per tutta la settimana. Sulla stessa linea di solidarietà e visibilità, il 13 novembre sarà realizzato “Sumando Capacidades”, un viaggio in treno a Cordoba in collaborazione con Iryo e l’Associazione Sindrome di Down di Madrid, con la cucina italiana come punto di unione.

La cultura

Dal punto di vista culturale, diverse università offriranno conferenze sulle tradizioni a tavola e ci saranno persino videoconferenze per condividere le conoscenze; sono state previste masterclass in diversi centri del Paese, come l’IES Hotel Escuela de la Comunidad de Madrid o anche per piccoli chef. A Bilbao, la gastronomia sostenibile si fonderà con il design, grazie al professor Gianluca Pugliese; mentre all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid verranno recitate alcune poesie di Aldo Fabrizi dedicate alla cucina, accompagnate da una degustazione di ricette romane. A conclusione dell’importanza di queste giornate, una citazione del pallavolista internazionale Rafael Pascual: “per conoscere bene un Paese e le persone che lo abitano, bisogna conoscere la sua cucina”.