La 6° Edizione del Festival del Cinema Italiano a Malaga
Il Presidente della Dante Alighieri, Giovanni Caprara, con la cultura italiana
Intervista di Paola Pacifici
Presidente, si è tenuta la 6° Edizione del Festival del Cinema Italiano a Malaga, organizzato dalla Dante Alighieri.
Anche quest’anno un grande successo per il nostro cinema in Spagna. Abbiamo osservato attentamente l’evolversi della produzione cinematografica (sai bene che la nostra scelta ricade sempre su film recenti o recentissimi). In questo senso vorrei ringraziare Agustín Gómez, Nicola Labate e Giulia Donnarumma, per gli sforzi profusi. Abbiamo portato a Málaga film straordinari, ma straordinaria è stata l’avventura in parallelo (come se non fosse già molto organizzare un festival di una settimana con eventi collaterali): quest’anno, la città di Málaga, anzi, il quartiere delle arti del Soho – Málaga ha una nuova opera urbana realizzata dall’artista italiana Alice Pasquini, uno splendido murale dedicato non soltanto al Mediterraneo e al dialogo fra i popoli, ma un vero e proprio “telero” in cui l’artista ha voluto rappresentare la sua e la nostra preoccupazione per una società che dialoga proprio e che spesso non accetta e non riconosce “l’altro”, anche se questo “altro” vive in una sponda opposta alla nostra. Il maestro Andrea Camilleri, che tanto mi ha dato come sai, e a cui ho dedicato alcuni anni della mia ricerca nel campo universitario, ha ripetuto spesso questi concetti “chi sono io se non l’altro riflesso allo specchio”. Permettimi di inviare ringraziare anche Marta Gargiulo, curatrice del progetto del murale e collaboratrice della Dante Alighieri di Málaga.
Grande successo, anche quest’anno, una delle tante importanti iniziative per la comunità italiana celebrando la nostra cultura e promuoverla in Spagna?
Con questo progetto, il murale e il Festival, la Dante Alighieri di Málaga si sta ricavando un posto straordinariamente importante nel settore dell’offerta cultura di questa città. Come sai questa è una delle nostre prerogative, anche se ci tengo a dirti che il nostro comitato è molto impegnato soprattutto nel campo dell’insegnamento della lingua e della certificazione PLIDA (abbiamo il privilegio di essere l’unico centro esaminatore PLIDA della provincia, anche se spesso i candidati giungono da fuori Mälaga), e l’esclusività che ci è stata assegnata dalla Società Dante Alighieri di Roma, è uno dei nostri cavalli di battaglia. Vedi, sarebbe impensabile parlare di lingua senza dare alla cultura il peso che ha. Lingua e cultura devono andare sempre a braccetto: lo diciamo spesso ai nostri studenti. Quest’anno poi, gli eventi di cui ti dicevo poc’anzi, hanno ottenuto anche un riconoscimento istituzionale e mediatico sensazionali. Vorrei ringraziare prima di tutto le autorità diplomatiche che ci hanno sostenuto, ad iniziare dall’Ambasciata d’Italia di Madrid, nella persona della Consigliere Teodora Danisi, resposabile dell’UFFICIO COOPERAZIONE CULTURALE, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, specialmente la Direttrice Marialuisa Pappalardo, che ha seguito con particolare interesse tutto il progetto del murale, ed in particolar modo il nostro Console Onorario di Málaga, Dottor Marcello Memoli, perché è anche grazie a lui se possiamo dire che a Málaga abbiamo formato una squadra vincente. Sono certo che quanto ti dico qui oggi deve essere colto anche come un messaggio, rivolto magari ad altre istituzioni presenti nel territorio spagnolo, affinché prendano spunto da queste iniziative e ci aiutino a diffondere, ancora di più di quanto stiamo facendo noi, la nostra bella cultura italiana. Al Comune di Málaga, e all’Assessore alla Cultura, Noelia Losada e agli amici de Cervezas Victoria, Genoveva Ferragut, responsabile comunicazioni e relazioni esterne di questa marca di birra “malagueñissima”, nei cui stabilimenti abbiamo organizzato il concerto inaugurale del Festival, artista invitata Lamaar, una bravissima interprete musicale italiana, residente a Granada, che con la sua voce e la fusione dei ritmi, è riuscita a carpire l’attenzione dei più di 200 invitati. Ne approfitto per ringraziare anche Emanuela Cozzoni, presidente della commissione cultura del Comites di Madrid e i tanti sponsor locali che ci hanno aiutato: l’Università di Málaga, il Centro de Arte Contemporaneo e la ditta Montana Colors, la Società Dante Alighieri di Roma, e in particolare al nostro Presidente, professor Andrea Riccardi, al Segretario Generale, professor Alessandro Masi e al responsabile dei comitati esteri, Eugenio Vender, perchè senza la Società Dante Alighieri non staremmo qui oggi a parlare di successi e riscontri. GRAZIE GRAZIE.
Chi sono stati i premiati e con quale motivazione?
Non abbiamo assegnato alcun premio, e non che non ve ne sia stata l’opportunità di farlo o l’intenzionalità, ma devo dirti che gli eventi di quest’anno erano tanti e tali che saremmo stati comunque ingiusti ad assegnare la medaglia della Dante Alighieri ad un film o ad un invitato concreto. I film prescelti quest’anno erano tutti belli, da “Le 8 montagne”, vincitore di ben 4 David di Donatello 2023 (miglior film, miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia e miglior suono), film con Luca Marinelli e Alessandro Borghi (non so se sai che questo film nasce dallo splendido romanzo di Paolo Cognetti, uscito nel 2016 per Einaudi, che tra l’altro aveva vinto pure il Premio Strega nel 2017), a “La stranezza”, diretto da Roberto Andò e interpretato da Toni Servillo, Ficarra e Picone, oppure “Dante” di Pupi Avati, interpretato dal bravissimo Sergio Castellitto e da una nostra conoscenza, l’attrice Carlotta Gamba, che lo scorso anno era da noi a Málaga, per non parlare di “Calcinculo” di Chiara Bellosi (ospite del festival del cinema italiano di Málaga quest’anno era la giovane attrice romana di questa pellicola, Gaia Di Pietro) o de “Siccità” di Paolo Virzí e infine “L’immensità”, con una bravissima Penelope Cruz, diretta da Emanuele Criaslese, quest’anno abbiamo avuto la sensazione di non essere del tutto equanimi nell’assegnare il nostro premio. E poi c’era anche l’artista, Alice Pasquini, che ha firmato la bellissima locandina del Festival, o gli attori della compagnia Lucunarii, che hanno presentato in esclusiva a Málaga la loro opera “Tu Pirandello, e io?” (un ulteriore omaggio dell’edizione del 6º Festival del Cine Italiano di Málaga a Luigi Pirandello a cui il regista Andò ha dedicato il suo film). Credo piuttosto che siamo stati molto più originali assegnando un unico premio simbolico a tutti loro, ma soprattutto al cinema italiano e non dimentichiamolo, alla cultura italiana.
Il cinema italiano, conosciuto ed amato in tutto il mondo e naturalmente anche in Spagna. Chi sono le attrici, gli attori e i registi che hanno più successo?
Il leitmotiv dell’edizione di quest’anno del nostro Festival, come hai potuto capire, è stata la “trasversalità”. Quest’anno c’erano vari motivi di “trasversatilità”, proprio con il cinema e la cultura spagnola. Uno fra tutti, l’attrice Penelope Cruz, amatissima dal pubblico spagnolo, ma devo dire anche da noi italiani (non so se ti ricordi la bellissima attuazione della Cruz già nel film “Non ti muovere” con Castellitto). La varietà della proposta del Festival del Cinema Italiano di Málaga 2023 è stata molto apprezzata dal pubblico numeroso presente in sala che ha seguito l’evento con molta passione. Abbiamo avuto riscontri positivi proprio sulla scelta dei film, che avevano alle spalle attori davvero importante dell’attuale panorama cinematografico italiano, Castellitto, Servillo, Marinelli, ecc.), e che dire dei registi Andò, Avati, Virzì…, insomma il meglio davvero che si poteva fare per Málaga e per il nostro Festival. Anche se devo dirti che riceviamo spesso anche proposte per la realizzazione di retrospettive dedicate ai gradi interpreti del cinema italiano, dalla Lollobrigida alla Loren, ti faccio soltanto degli esempi, per cui, siamo convinti che il pubblico spagnolo sia il miglior esperto e conoscitore del cinema italiano. Non scartiamo ovviamente nessuna poroposta, chi vivrà vedrà… Dopo quanto fatto quest’anno, dobbiamo davvero pensare a qualcosa di interessante per la 7ª edizione del 2024 a cui, posso già dirti, abbiamo iniziato a lavorare.
Questo Festival e la Dante che messaggio culturale danno, specialmente ai nostri italiani?
La Dante Alighieri di Málaga è la massima autorità culturale italiana presente in questo territorio. Ne siamo consapevoli anche dell’enorme responsabilità che abbiamo. Autorità didattica e culturale dicevo. Lo hanno capito i patrocinatori, lo hanno capito i tanti spettatori e amanti della cultura italiana, e i tantissimi italiani residenti a Málaga e lungo la Costa del Sol, dove vivono e lavorano tanti nostri connazionali, che pur presi dai loro impegni sono sempre presenti agli eventi della Dante Alighieri. Non c’è miglior momento di un Festival, di una attività culturale, chiamasi laboratorio di lettura, conferenza, presentazione di un libro, pranzo di Natale, ecc., per condividere chi e cosa siamo. L’essere italiano per me è una passione infinita, nel rispetto dei nostri valori e dei valori della nostra cultura. E rispetto per le istituzioni presenti su questo territorio, vero e proprio collante per tutti noi. Anche la Dante Alighieri, è un “collante” per la comunità italiana. Noi siamo sempre a disposizione di tutti.
Fra le attività della Dante Alighieri c’è anche…..?
Corsi di lingua italiana per tutti i livelli, e le età, anche per i tanti figli di connazionali che non hanno o hanno perso il contatto con la lingua. Tanti bambini, i cui genitori possono mettersi in contatto con la Dante Alighieri di Málaga e chiederci informazioni sui nostri corsi di italiano, lingua e cultura, perché quando la lingua si apprende da giovani poi non si dimentica mai. Siamo centro esclusivo per Málaga e provincia della certificazione PLIDA, mi rivolgo in questo caso ai tanti studenti universitari e non che hanno bisogno di un titolo ufficiale che attesti appunto la propria conoscenza linguistica, e perché no… d’italiano!, o ai tanti giovani che viaggeranno all’estero per l’Erasmus, industriali, agenti di commercio, rappresentati che lavorano con ditte e prodotti italiani (quante aziende locali per esempio non formano i propri impiegati e non danno loro l’opportunità di apprendere l’italiano). Abbiamo tariffe speciali proprio per corsi in azienda. Abbiamo in programma corsi di cucina, laboratori di lettura (anche per bambini), lezioni online, “cuentacuentos” per i più piccoli. Contattateci e chiedeteci!!
Quanti italiani ci sono a Malaga che lavorano e vivono e che tipologia?
Tanti ed è bellissimo sapere che siamo un numero così numeroso. Ci frequentiamo, questo è il miglior modo per rappresentare il nostro Paese, ma pensando al presente e al futuro, rispettuosi sempre del passato, consapevoli e riconoscenti nei confronti dei tantissimi connazionali che qui, a Málaga e provincia, hanno creato le proprie aziende e le loro famiglie. Rispetto tanto queste persone, e abbiamo bisogno anche dei giovani per costruire insieme, per scambiare opinioni. Pensa quante cose potremmo fare insieme. So soltanto che gli italiani siamo grandi lavoratori e che ci facciamo rispettare e ben volere da tutti. Con i “malagueños” abbiamo uno splendido rapporto. Lo vivo però, perchè comunque anche io condivido il quotidiano con tanti amici e colleghi spagnoli, come anche di altre nazionalità, e tu lo sai bene, come me. Siamo stimati e rispettati, anche per la nostra intraprendenza, per la genialità degli italiani. E per la simpatia, come no!
Che cosa piace di più della nostra cultura agli spagnoli?
Tutto, Paola, tutto. Il cinema, l’arte, la gastronomia, la nostra letteratura, anche. La mia idea, e la mia missione, da quando presiedo il Comitato Dante Alighieri di Málaga, e almeno fin quando conserverò questo incarico “onorifico e volontario”. La mia idea ti dicevo è proporre però un’immagine attuale del nostro Paese, senza dimenticare le tradizioni, l’immagine di un Paese forte, la cui forza proviene soprattutto dal suo popolo (guarda cosa è successo in Emilia Romagna, guarda come il popolo si è unito! Siamo un grande paese, non c’è che dire, solidario e solidari).
Nella tua vita quotidiana cosa c’è di DANTE”?
C’è il ricordo e il rispetto per il mio Paese. C’è l’utilizzo e la passione per la mia lingua, per me, come sai, è anche un mezzo di sostegno, di lavoro e di ricerca. C’è soprattutto l’amore per la mia famiglia, per gli amici, per la cultura che grazie a Dante riusciamo a diffondere in tutto il Mondo. Pensa che in casa abbiamo un cagnolino e gli parliamo in italiano “Brownie vieni qui. Brownie fa la cuccia” … Se glielo dici in spagnolo non ti capisce! Scusami per questa divagazione, ma anche in queste piccole cose quotidiante ci sentiamo italiani.
Vorrei dirti una curiosità su Dante (ma forse tu la sai…). Dante Alighieri viene considerato come “il primo giornalista della storia”. Nella Divina Commedia Dante faceva le domande ai suoi personaggi e rispondevano raccontando la loro storia. E quindi “intervista”. Invia un saluto a tutti gli italiani che viviamo all’estero.
Voglio un sacco di bene a tutti gli italiani, specialmeente a quanti, come me, per scelta professionale, o di vita, abbiamo lasciato la nostra città natale. Il cordone ombellicale non si interrompe mai, dicono, metaforicamente parlando, linguisticamente o culturlmente parlando (aggiungo io). Siamo un grande popolo, facciamolo capire a tutti, con il nostro lavoro, la nostra educazione, il nostro rispetto per il nostro paese e per i valori che ci sono stati trasmessi. La Dante Alighieri c’è, la Dante Alighieri è oggi una realtà viva e moderna. Il sostegno di tutti è anche per il bene della nostra lingua e della nostra cultura. Grazie!