LE INTERVISTE SONO AGLI ITALIANI CHE RICOPRONO RUOLI ISTITUZIONALI,
A QUELLI CHE RAPPRESENTANO LA SOCIETÀ E A CHI È UN "COMUNE CITTADINO" ...
PER TUTTO QUESTO SIAMO " ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI"

“Fratelli tutti”

Sant’Egidio: la nuova casa

È stata inaugurata a Madrid la nuova casa “Fratelli Tutti” della Comunità di Sant’Egidio. All’inaugurazione erano presenti il fondatore della Comunità, Andrea Riccardi, il cardinale di Madrid, Carlos Osoro Sierra, e Tíscar Espigares di Sant’Egidio, insieme a tanti amici, tra cui i senza dimora e i bambini delle Scuole della Pace con le loro famiglie. La Casa “Fratelli Tutti” si trova in una via centrale di Madrid ed è stata ristrutturata dalla Comunità di Sant’Egidio in un edificio concesso dall’Arcidiocesi di Madrid. Un palazzo di cinque piani che ospiterà un centro diurno per le persone senza dimora, dotato di mensa, cucina, lavanderia e bagni. Oltre a ciò, ci saranno la Scuola di Lingua e Cultura Spagnola, la Scuola della Pace, una casa di accoglienza per anziani e alloggi di emergenza. La casa, spiega la Comunità, è stata costruita durante la pandemia, in un momento difficile per tutti, ma particolarmente per le persone che avevano perso la casa. In un periodo in cui l’egoismo tende a farci chiudere in noi stessi, questa casa ci ricorda che “non ci salviamo da soli”, come ha sottolineato Tíscar Espigares, che ha ringraziato il cardinale Carlos Osoro Sierra per il suo sostegno nel realizzare “questo sogno”, affermando che la casa sarà sempre legata al suo nome. Il cardinale Osoro ha a sua volta ringraziato la Comunità di Sant’Egidio per l’impegno instancabile nel rendere Madrid un luogo più umano. Il Prelato ha poi sottolineato che pregare il Padre Nostro è un invito a non dimenticare coloro che sono nel bisogno, perché sono nostri fratelli, evidenziando l’importanza di avere sempre più luoghi in cui la fraternità possa essere vissuta concretamente. Andrea Riccardi ha proseguito questo discorso affermando che quando il Padre Nostro diventa vita, significa proprio “Fratelli Tutti”.

Comunità Sant’Egidio

Dal 1973, nella chiesa di Sant’Egidio in Trastevere, la prima chiesa della Comunità, si dà il via alla consuetudine della preghiera comunitaria serale, che da allora accompagna la vita di tutte le comunità. Sant’Egidio è nata nel 1968, all’indomani del Concilio Vaticano II, per iniziativa di Andrea Riccardi, in un liceo del centro di Roma. Con gli anni è divenuta una rete di comunità che, in più di 70 paesi del mondo, con una particolare attenzione alle periferie e ai periferici, raccoglie uomini e donne di ogni età e condizione, uniti da un legame di fraternità nell’ascolto del Vangelo e nell’impegno volontario e gratuito per i poveri e per la pace. Preghiera, poveri e pace sono i suoi riferimenti fondamentali. La preghiera, basata sull’ascolto della Parola di Dio, è la prima opera della Comunità, ne accompagna e orienta la vita. A Roma e in ogni parte del mondo, è anche luogo di incontro e di accoglienza per chi voglia ascoltare la Parola di Dio e rivolgere la propria invocazione al Signore. I poveri sono i fratelli e gli amici della Comunità. L’amicizia con chiunque si trovi nel bisogno – anziani, senza dimora, migranti, disabili, detenuti, bambini di strada e delle periferie – è tratto caratteristico della vita di chi partecipa a Sant’Egidio nei diversi continenti. La consapevolezza che la guerra è la madre di ogni povertà ha spinto la Comunità a lavorare per la pace, proteggerla dove è minacciata, aiutare a ricostruirla, facilitando il dialogo là dove è andato perduto. Il lavoro per la pace è vissuto come una responsabilità dei cristiani, parte di un più ampio servizio alla riconciliazione ed alla fraternità che si sostanzia anche nell’impegno ecumenico e nel dialogo interreligioso nello “Spirito di Assisi”. Dal 1989 la Comunità è riconosciuta dalla Santa Sede come Associazione Pubblica Laicale della Chiesa.